domenica 5 febbraio 2017

La scuola va in biblioteca


"Se riesci a far innamorare i bambini di un libro, di due, di tre, cominceranno a pensare che leggere è un divertimento. Così, forse, da grandi diventeranno lettori.
E leggere è uno dei piaceri e uno degli strumenti più grandi e importanti della vita".
(R. Dahl)

Quest'anno abbiamo avviato il progetto "La scuola va in biblioteca": anziché acquistare libri per la classe o chiedere ad ogni bambino di portare dei libri da imprestare ai compagni, abbiamo deciso di portare mensilmente i bambini presso la biblioteca comunale. Questo, oltre a permettere una scelta di letture più ampia, promuove la conoscenza delle risorse presenti sul proprio territorio. Per ogni bambino è stata fatta una tessera personale per la registrazione del prestito.

Come funziona?

Una volta al mese ci rechiamo presso la biblioteca a piedi (circa 10 minuti) godendoci i piccoli cambiamenti del paesaggio dovuti al trascorrere delle stagioni. 
Appena arrivati i bambini restituiscono i libri letti nel mese precedente dopodiché possono dedicarsi alla scelta di un libro nella sezione dedicata ai bambini. Generalmente scelgo anch'io un libro breve o una parte di esso e propongo loro un piacevole momento di ascolto. 
Una volta scelto il libro ogni bambino si reca dalla bibliotecaria per la registrazione del prestito.

La scelta del libro

Offriamo ai bambini una serie di proposte e indicazioni su quali possano essere le letture più adatte alla loro abilità di lettore ma di fatto ognuno viene lasciato libero di scegliere il libro che preferisce, sia esso una fiaba, un racconto realistico, una raccolta di filastrocche, un testo espositivo,... 
In questo modo vengono rispettati i gusti e le curiosità di ognuno. Via via i bambini diventeranno più abili nella scelta dei libri.

E la schedatura?

Purtroppo spesso chiedere ai bambini una complessa e articolata schedatura del libro che hanno letto è controproducente e, specialmente nella fase iniziale, non favorisce l'amore per la lettura che dovrebbe essere libera e piacevole, rischiando di trasformarla in un obbligo noioso e ripetitivo. Per lo stesso motivo, se il bambino si rendesse conto che il libro non gli piace o non è adatto alle proprie abilità di lettore, potrà anche scegliere di non leggerlo. Più avanti verrà richiesta ai bambini una schedatura semplicissima con poche semplici informazioni e un giudizio personale sulla lettura.


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